martedì 10 dicembre 2013

Bilancio Interno. Intervento in Aula

Rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l'anno finanziario 2012
 
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare la senatrice Questore Bottici.

BOTTICI, senatrice Questore. Signor Presidente, prima di illustrare i motivi che mi hanno portato ad astenermi dalla votazione del bilancio preventivo 2013 nel Collegio dei Questori, desidero spiegare le mie affermazioni che sono uscite nel servizio di "Report" due giorni fa.
Come già detto in altre sedi, e anche ripreso dal senatore Questore De Poli, non era assolutamente mia intenzione accusare i dipendenti di questa amministrazione, ai quali io riconosco ogni volta la professionalità, perché quando io chiudo l'ufficio, alle ore 21 o alle ore 21,30, alcuni funzionari sono lì con me. E se si sono sentiti offesi dalle mie parole, me ne scuso.
Le mie accuse erano rivolte a un sistema politico che per anni ha creato una distanza sempre maggiore tra il Palazzo e i cittadini. Noi del Movimento 5 Stelle siamo entrati come semplici cittadini. Non siamo politici e non vogliamo diventarlo! Mi spiace! (Proteste dai banchi del PD).

FORNARO (PD). Ma sei un Questore!!!
BOTTICI, senatrice questore. Sì, sono anche un Questore, certo!
Personalmente, mi sono ritrovata a ricoprire il ruolo di senatore Questore con la voglia di cambiare un sistema malato che per anni non ha fatto altro che svuotare le tasche dei cittadini.
Io riconosco il merito di questa Presidenza, che ha intenzione di dare un nuovo indirizzo di trasparenza a questo sistema politico per riavvicinare i cittadini a questa istituzione di cui tutti noi ormai facciamo parte.
È mio dovere, quindi, denunciare il fatto che il bilancio 2013 nasconde la realtà, poiché il vero ammontare delle spese del Senato per il 2013 non è di 541.500.000 euro, ma di 561.800.000 euro. È lampante che la sbandierata riduzione di spesa sia frutto di un espediente contabile, che di fatto ha spostato spese ed entrate fuori dal bilancio, dati che normalmente sono inseriti all'interno.
Questo bilancio creativo non è altro che un trucco contabile che ha permesso di realizzare un risparmio immaginario di 20.300.000 euro. Quindi, il preventivo 2013 è superiore, come spese, di oltre 19.000.000 rispetto all'ordine del giorno G100 da voi approvato nell'agosto 2011. Se non si cercasse di nascondersi, sarebbe semplice spiegare i motivi delle maggiori spese e, siccome rimango cittadina ed orgogliosa di esserlo, a dimostrazione che la trasparenza si può attuare, vi spiegherò alcune cose. (Commenti dei senatori Micheloni e Cardinali).
SONEGO (PD). Ce lo spieghi un attimo!
BOTTICI, senatrice questore. Ve lo spiego, certo!
Dove sono finite le entrate derivanti dagli avanzi di cassa degli anni precedenti? Dove sono finiti i 23 milioni di quello in corso? L'articolo 29, commi 5 e 6, del Regolamento di amministrazione e contabilità prevede che gli avanzi di gestione siano iscritti nel capitolo di bilancio delle entrate sotto la voce «Fondo iniziale di cassa». Ciò non è avvenuto: si sono trasferite delle poste. Questo giochino contabile è degno della migliore tradizione del gioco delle tre carte. Poi la chiamano ristrutturazione delle entrate! Non è così.
Noi abbiamo speso 20 milioni in più perché nella passata amministrazione, sotto la presidenza Schifani, non si sono versati 12.135.000 euro al Fondo per la previdenza dei dipendenti e quest'anno noi ne versiamo esattamente 9.240.776,34 (per essere precisi), più una quota pari a 3.059.332 euro di competenza 2012. Quindi, se si deve ripartire una quota che non è stata versata nel 2012, non è più una misura una tantum, e dunque deve rientrare all'interno delle spese.
Inoltre, abbiamo speso 8 milioni in più per gli assegni di fine mandato. Noi abbiamo versato 222 assegni; in cassa avevamo 8 milioni e ne abbiamo spesi oltre 17, e li abbiamo messi noi. Bastava dirlo con parole chiare e i cittadini avrebbero compreso; invece, si cerca sempre di nascondere la realtà. Una famiglia sa benissimo quando vi sono momenti in cui si deve spendere di più: basta essere trasparenti! (Applausi dal Gruppo M5S).
Questa Presidenza ha detto di voler essere trasparente. Io do merito alla Presidenza stessa, al Collegio dei Questori e alla Rappresentanza permanente per i problemi del personale di cercare di essere trasparenti, ma poi bisogna fare gli atti e non fermarsi solo alle parole.
Nel rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l'anno finanziario 2012 erano evidenziate beneficenze e contributi per un 1.022.000 euro. Ho chiesto chi erano i soggetti donatari e riceventi, perché si tratta di soldi pubblici: mi è stato risposto che c'è la privacy. Ho domandato se era possibile chiedere la liberatoria ai senatori e ai riceventi per dire chi aveva gestito, chi aveva dato e chi aveva ricevuto: no, c'è la privacy. I cittadini fuori, noi compresi, abbiamo bisogno di trasparenza. Parliamo, ma facciamo i fatti! (Applausi dal Gruppo M5S).
Per quanto riguarda il bilancio di previsione per l'anno 2013, ricordo che l'articolo 165 del Regolamento prevede che il progetto di bilancio venga predisposto da tutti e tre i Questori. Io dal 29 maggio ho chiesto che venisse messo all'ordine del giorno. Non c'era mai tempo. Si è trovato il tempo solo nell'ultimo Collegio, con convocazione alle ore 14,30, in piena sessione di bilancio, con la Commissione finanze, di cui faccio parte, che iniziava alle 15. Quindi, solo mezz'ora per discutere, non solo del bilancio preventivo ma di tutti gli indirizzi che il Collegio dei Questori dovrebbe dare.
Ma forse mi sono persa qualcosa io, visto che quando chiedo i documenti alcuni senatori chiamano in causa il Segretario generale per cercare di normare la mia possibilità di richiedere documenti in forma singola. Questo è quello che accade in queste Aule.
Come ho già detto, ho iniziato con le migliori intenzioni, e ce le ho ancora. Chiedo al Collegio dei Questori di collaborare e dare veramente un indirizzo a tre sui prossimi bilanci, perché è questo che i cittadini si aspettano da un organo collegiale.
Le cose da fare sono ancora tante: io offro la mia disponibilità a collaborare e chiedo che venga fatto tutti assieme. (Applausi dal Gruppo M5S).

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