giovedì 12 dicembre 2013

Salute dei detenuti negli istituti penitenziari toscani. Il 72% è risultato affetto da almeno una patologia fisica e il 32% da patologie psichiatriche. Interrogazione

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00591

Atto n. 4-00591

Pubblicato il 19 luglio 2013, nella seduta n. 73


BOTTICI, TAVERNA, PUGLIA, FATTORI, PAGLINI, MORONESE, MANGILI, COTTI, CATALFO, CASTALDI, MUSSINI, MONTEVECCHI, AIROLA, MARTON, SANTANGELO, BUCCARELLA, BATTISTA, DONNO, LEZZI, GAETTI, MOLINARI, SERRA, SCIBONA, ENDRIZZI, BLUNDO, GIROTTO- Ai Ministri della giustizia e della salute. -
Premesso che:
come riportato dalle pagine de "Il Sole-24 ore" Sanità della Toscana del 9 luglio 2013, l'Agenzia regionale di sanità toscana ha svolto un'indagine sullo stato di salute dei detenuti negli istituti penitenziari toscani;
le patologie rilevate dall'indagine vanno dalle malattie infettive al rischio suicidario, dai disturbi psichici alle tossicodipendenze;
emerge che su una popolazione di 3.329 detenuti (sugli oltre 4.250 presenti al 21 maggio 2012) il 72 per cento è risultato affetto da almeno una patologia fisica, mentre sono 1.243 (37,3 per cento) i detenuti affetti da almeno una patologia psichica;

mercoledì 11 dicembre 2013

RSA/Villa Simpliciano di Meta. Occorre verificare la regolarità nella gestione e nel trattamento nel pieno rispetto dei diritti e della dignità delle persone più fragili.

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00590
Atto n. 4-00590

Pubblicato il 19 luglio 2013, nella seduta n. 73


BOTTICI, TAVERNA, PUGLIA, FATTORI, PAGLINI, MORONESE, BUCCARELLA, BATTISTA, DONNO, LEZZI, GAETTI, SERRA, SCIBONA, ENDRIZZI- Ai Ministri della salute e della giustizia. -
Premesso che il 13 luglio 2013 il "Corriere del Mezzogiorno" riportava la notizia riguardante il sequestro della residenza socio-sanitaria (RSA) Villa Simpliciano di Meta (Napoli), evidenziando che i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) di Napoli hanno scoperto una vera e propria «Clinica degli orrori (...) della quale è legale rappresentante G.A. 60enne di Cava dei Tirreni, e si sono trovati davanti uno scenario agghiacciante: 37 disabili, quasi tutti senza abiti e indumenti intimi, erano abbandonati a se stessi in totale promiscuità. Una donna, inoltre, "probabilmente per non dare disturbo a chi doveva assisterla", è scritto in una nota del Nas, "era stata rinchiusa a chiave all'interno di un bagno ed era letteralmente immersa negli escrementi, al buio"»;
considerato che:

Ospizi lager. Indispensabile incrementare la qualità dei servizi assistenziali per gli anziani e prevenire maltrattamenti e abusi nei loro confronti. Interrrogazione

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00589
Atto n. 4-00589

Pubblicato il 19 luglio 2013, nella seduta n. 73


BOTTICI, TAVERNA, PUGLIA, FATTORI, PAGLINI, MORONESE, MANGILI, CATALFO, CASTALDI, MUSSINI, MONTEVECCHI, AIROLA, MARTON, SANTANGELO, BUCCARELLA, BATTISTA, DONNO, LEZZI, GAETTI, MOLINARI, SERRA, SCIBONA, ENDRIZZI, BLUNDO, GIROTTO- Al Ministro della salute. -
Premesso che:
la stampa quotidiana nazionale riporta frequentemente notizie su drammatici casi di abbandono e maltrattamenti di anziani non autosufficienti ricoverati in strutture di assistenza definite "ospizi-lager ";
diversi quotidiani, tra cui "il Mattino" del 9 luglio 2013, riportavano la seguente notizia: "Percossi con schiaffi, strattoni e morsi, derisi, chiusi a chiave nelle stanze: è parte di quanto sarebbero stati costretti a subire gli anziani ricoverati in una casa di riposo per non autosufficienti di Terni, secondo quanto ricostruito dalla Guardia di finanza, che ha arrestato quattro persone per maltrattamenti. Ai domiciliari, in base a un provvedimento emesso dal gip Pierluigi Panariello, sono finiti il gestore della struttura (che si trova nella zona di Campomicciolo), di 73 anni, una cuoca, un'operatrice sanitaria e un'infermiera rispettivamente di 62, 45 e 39 anni. Tutti residenti a Terni. Per altre due operatrici sanitarie, di 38 e 48 anni, è stata disposta la misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone ricoverate nella stessa struttura e di divieto di comunicare attraverso qualsiasi mezzo con le stesse persone e con i loro parenti. La casa di riposo è stata sottoposta a sequestro preventivo con affidamento della custodia e gestione all'Usl Umbria 2, con la quale è convenzionata";
considerato che:

Caso della Comunità Forteto. Una vergogna inaccettabile. Interrogazione

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00543
Atto n. 4-00543

Pubblicato il 11 luglio 2013, nella seduta n. 64


BOTTICI, TAVERNA, ENDRIZZI, FATTORI, BLUNDO, PEPE, GIROTTO, PAGLINI, GAETTI, MOLINARI, SCIBONA-

Ai Ministri della giustizia, della salute, del lavoro e delle politiche sociali e dell'interno.

Premesso che:
"il forteto" è una delle principali comunità toscane di recupero per minori disagiati;
la cooperativa agricola il Forteto, fondata nel 1977 nell'azienda agricola di Bovecchio, comune di Barberino di Mugello (Firenze), negli ultimi mesi è stata al centro di una vicenda giudiziaria per abusi sessuali e maltrattamenti anche su minori e bambini presi in affido, costretti a lavori durissimi, punizioni corporali per futili motivi, abusi sessuali ed incentivi all'omosessualità;
Rodolfo Fiesoli detto il "profeta" insieme al cofondatore Luigi Goffredi, si avvalevano di falsi titoli di studio come quello in Psicologia; nel 1985 furono processati e condannati ad una pena di reclusione per maltrattamenti aggravati ed atti di libidine nei confronti degli ospiti della comunità;
nonostante questi gravissimi capi di imputazione, nel 1997 Fiesoli risultava ancora a capo della comunità e, a parere degli interroganti fatto ancora più grave, il tribunale avrebbe continuato ad affidare minori alla struttura, se ne contano almeno 60 fino al 2009;
 
considerato che:

Suicidio al carcere di Monza. Quali le cause che hanno condotto al decesso il detenuto?

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00504
Atto n. 4-00504

Pubblicato il 8 luglio 2013, nella seduta n. 60


BOTTICI, PAGLINI, CIOFFI, DONNO, GIROTTO, PEPE, BLUNDO, LUCIDI, SIMEONI, BOCCHINO, COTTI, VACCIANO, MORONESE, GAETTI, MOLINARI, CASTALDI, SCIBONA, PETROCELLI, CASALETTO, ORELLANA, BIGNAMI- Ai Ministri della giustizia e della salute. -
Premesso che:
secondo quanto riportato nel comunicato stampa del 26 giugno 2013 dell'osservatorio permanente sulle morti in carcere (composto dall'associazione "Il Detenuto Ignoto", dall'associazione "Antigone", dall'associazione "A Buon Diritto", dalla redazione di "Radio Carcere" e dalla redazione di "Ristretti orizzonti"), sabato 8 giugno nel carcere di Monza è deceduto un ragazzo di 22 anni, Francesco, che, dai primi accertamenti, sarebbe morto per arresto cardiocircolatorio. Il giovane era stato arrestato il 1° maggio per una rapina;

martedì 10 dicembre 2013

Balbuzie. Importante prevedere che nelle scuole siano presenti operatori idonei a supportare il minore. Interrogazione

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00503
Atto n. 4-00503

Pubblicato il 8 luglio 2013, nella seduta n. 60


BOTTICI, PAGLINI, CIOFFI, GIROTTO, DONNO, PEPE, BLUNDO, FATTORI, LUCIDI, BOCCHINO, COTTI, MORONESE, VACCIANO, GAETTI, MOLINARI, CASTALDI, SCIBONA, ORELLANA, BIGNAMI- Ai Ministri della salute, dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per la pubblica amministrazione e la semplificazione. -
Premesso che:
la balbuzie colpisce circa il 2 per cento della popolazione mondiale. Circa un milione di italiani sono colpiti da questa sintomatologia che riguarda particolarmente il sesso maschile e presenta un'incidenza del 4-5 per cento, con un rapporto di 7 a uno;
nella maggioranza dei casi la balbuzie compare tra i 3 e i 7 anni e può rivelarsi in età pre-puberale (10-12 anni), e solo in casi rari potrebbe manifestarsi in età adulta dopo un evento traumatico;
in Italia sono circa 150.000 gli under 18 che balbettano: è quanto emerge da una ricerca fra 119 pediatri condotta dal dottor Italo Farnetani, specialista milanese, ricerca che evidenzia come il fenomeno sia riscontrabile maggiormente tra i bambini di età compresa fra i 3 ed i 7 anni;
l'ingresso nella scuola elementare rappresenta un periodo critico nel quale, il più delle volte, il bambino che balbetta acquista consapevolezza del proprio disturbo, che in molti casi andrà ad investire e condizionare negativamente lo sviluppo, incidendo in maniera determinante sull'immagine del sé, sulla progettualità e sulle relazioni sociali;

Comunità di recupero L'Aquilone. Quali controlli sono stati effettuati e quali provvedimenti sono stati adottati?

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00542



Atto n. 4-00542Pubblicato il 11 luglio 2013, nella seduta n. 64

BOTTICI , TAVERNA , BLUNDO , PEPE , GIROTTO , PAGLINI , GAETTI , MOLINARI , SCIBONA , ENDRIZZI , DONNO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e della giustizia. -
Premesso che:
da notizia di stampa ("la Gazzetta del Mezzogiorno", edizione della Puglia, del 24 giugno 2013) si apprende che il direttore responsabile della comunità di recupero «L'Aquilone» di Galatina (Lecce) è indagato con l'accusa di abuso di mezzi di correzione, violenza privata e maltrattamenti nei confronti di minori;
al fine di far luce sulle presunte violenze, le indagini sono state affidate ai Carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria ed al nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Lecce;
i riscontri finora ottenuti getterebbero ombre inquietanti sulla gestione del direttore della comunità L'Aquilone che, secondo quanto riportato dal quotidiano, avrebbe costretto i minori ai lavori forzati nella sua abitazione, obbligandoli in attività domestiche e di manutenzione edile;
secondo quanto accertato dagli investigatori, il direttore avrebbe inoltre, per anni e sino al novembre 2012, costretto alcuni minori a punizioni fisiche e psicologiche quali l'obbligo di restare immobili ed in piedi per numerose ore, dormire per terra, pranzare in disparte;
alcuni ragazzi avrebbero raccontato di aver subito schiaffi, percosse e frustate;
considerato inoltre che:

Cave di Carrara. Quali iniziative il Governo intenda assumere e quali sono i motivi che giustificano ancora oggi il permanere della distinzione tra agri marmiferi e beni estimati?

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00443




     Atto n. 4-00443

Pubblicato il 27 giugno 2013, nella seduta n. 52


BOTTICI , SANTANGELO , SERRA , SCIBONA , PEPE , PAGLINI - Ai Ministri per la coesione territoriale e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
il Comune di Carrara attualmente amministra le cave di marmo presenti nel territorio comunale sotto due distinte tipologie: gli agri marmiferi ed i beni estimati;
relativamente agli agri marmiferi il Comune percepisce il contributo regionale e un canone di concessione, mentre per i beni estimati il Comune percepisce soltanto il contributo regionale, in quanto questi beni sono considerati alla stregua di proprietà privata;
su 82 cave attive, 8 sono interamente bene estimato, 45 sono in percentuale varia bene estimato e agro marmifero, e soltanto 29 sono interamente agro marmifero (cioè di proprietà comunale);
considerato che:

Latte contaminato. Quali iniziative intenda adottare il Ministro della Salute

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00442
Atto n. 4-00442

Pubblicato il 27 giugno 2013, nella seduta n. 52



BOTTICI, SERRA, PAGLINI, CASTALDI, PUGLIA, GAETTI, CASALETTO, DE PIETRO, BUCCARELLA, SANTANGELO, AIROLA, CRIMI, MARTON, MONTEVECCHI, CIOFFI, BULGARELLI, MUSSINI, MORONESE, CAPPELLETTI, MANGILI, BOCCHINO, BATTISTA, VACCIANO, BERTOROTTA, FUCKSIA-

Al Ministro della salute. -
Premesso che:
come riportato dai maggiori quotidiani del 21 giugno 2013, a Udine, gli allevatori del consorzio Cospalat vendevano latte contaminato in molte regioni italiane;
il latte immesso in commercio è stato distribuito sia ai caseifici sia presso le rivendite di prodotti alimentari per essere venduto come latte fresco;
nel periodo da maggio a dicembre 2012 i Carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità hanno sequestrato 1.063 forme di formaggio, ma è impossibile valutare quanto latte contaminato dalle aflatossine M1 sia stato venduto e consumato;

Ospedale del Mare. Interrogazione

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00385
Atto n. 4-00385

Pubblicato il 19 giugno 2013, nella seduta n. 44


BOTTICI, DONNO, BENCINI, VACCIANO, ORELLANA, PUGLIA, MORONESE, NUGNES, CIOFFI, PEPE, CIAMPOLILLO, PAGLINI, LUCIDI, MANGILI, COTTI, FUCKSIA, BLUNDO, CAMPANELLA, BERTOROTTA, SERRA, BOCCHINO, MUSSINI, MASTRANGELI-

Ai Ministri dell'interno e della salute.

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:
il progetto di realizzazione dell'Ospedale del Mare (Napoli) risale al 1997 tramite individuazione dell'area sulla quale costruire la struttura, mentre l'approvazione del primo progetto risale al 2003, quando fu sottoscritto un accordo di programma tra Regione Campania, Comune di Napoli e Azienda sanitaria locale (Asl) Napoli 1; in data 21 ottobre 2004 fu firmato il contratto che diede avvio alla realizzazione della megastruttura sanitaria con consegna prevista entro la primavera del 2008;
il 14 maggio 2009 l'amministrazione regionale nominava Ciro Verdoliva commissario ad acta per provvedere, in sostituzione dell'Asl Napoli 1, all'esecuzione delle opere del nosocomio;
nell'ottobre 2010 i lavori subirono un arresto sia a causa di problemi economico-strutturali con la ditta appaltatrice sia per dare seguito ad una modifica alla normativa sanitaria regionale (delibera della Giunta regionale della Campania n. 54 del 2010), volta ad elevare l'Ospedale del Mare da semplice presidio ospedaliero dell'Asl Napoli/1 ad Azienda di rilievo nazionale;

Cosa intende fare il Ministro della salute per consentire affinchè detenuti e internati mantengano le residenze nei territori di origine?

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00368
Atto n. 4-00368

Pubblicato il 18 giugno 2013, nella seduta n. 43

BOTTICI, VACCIANO, PUGLIA, COTTI, DONNO, PAGLINI, CASTALDI, CATALFO, GIARRUSSO, MANGILI, MORRA, ENDRIZZI, FATTORI

- Ai Ministri della salute, della giustizia e dell'interno.

Premesso che:
 
il decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223, recante "Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente", disciplina le posizioni che non comportano l'iscrizione anagrafica. Nello specifico il comma 1 dell'articolo 8 stabilisce che "Non deve essere effettuata, né d'ufficio, né a richiesta dell'interessato, l'iscrizione anagrafica nel Comune, per trasferimento di residenza, delle seguenti categorie di persone: a) militari di leva, nonché pubblici dipendenti e militari di carriera (compresi i carabinieri, il personale di polizia di Stato, le guardie di finanza ed i militari che abbiano, comunque, contratto una ferma) distaccati presso le scuole per frequentare corsi di avanzamento o di perfezionamento; b) ricoverati in istituti di cura, di qualsiasi natura, purché la permanenza nel Comune non superi i due anni; tale periodo di tempo decorre dal giorno dell'allontanamento dal Comune di iscrizione anagrafica; c) detenuti in attesa di giudizio";
la lettera b) del comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 1989 stabilisce, pertanto, che un ospite di una comunità o di un ospedale psichiatrico giudiziario, dopo due anni di permanenza continuativa presso una abitazione deve prendervi la residenza;

Bilancio Interno. Intervento in Aula

Rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l'anno finanziario 2012
 
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare la senatrice Questore Bottici.

BOTTICI, senatrice Questore. Signor Presidente, prima di illustrare i motivi che mi hanno portato ad astenermi dalla votazione del bilancio preventivo 2013 nel Collegio dei Questori, desidero spiegare le mie affermazioni che sono uscite nel servizio di "Report" due giorni fa.
Come già detto in altre sedi, e anche ripreso dal senatore Questore De Poli, non era assolutamente mia intenzione accusare i dipendenti di questa amministrazione, ai quali io riconosco ogni volta la professionalità, perché quando io chiudo l'ufficio, alle ore 21 o alle ore 21,30, alcuni funzionari sono lì con me. E se si sono sentiti offesi dalle mie parole, me ne scuso.
Le mie accuse erano rivolte a un sistema politico che per anni ha creato una distanza sempre maggiore tra il Palazzo e i cittadini. Noi del Movimento 5 Stelle siamo entrati come semplici cittadini. Non siamo politici e non vogliamo diventarlo! Mi spiace! (Proteste dai banchi del PD).

Riordino uffici giudiziari. Interrogazione parlamentare

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00149

Atto n. 4-00149

Pubblicato il 8 maggio 2013, nella seduta n. 20

BOTTICI- Al Ministro della giustizia. -
Premesso che sul tema del riordino degli uffici giudiziari, previsto dall'art. 1, comma 2, della legge n. 148 del 2011, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 138 del 2011 (cosiddetta manovra bis), è intervenuto il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156, recante "Revisione delle circoscrizioni giudiziarie - Uffici dei giudici di pace, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148";
considerato che:
se il valore "soglia" di un ufficio è inferiore alla media nazionale di produttività annuale pro capite dei giudici di pace (stimata dal Governo in 568 procedimenti annui), l'ufficio è destinato alla soppressione;
vi sono tribunali dove i procedimenti civili dell'intero tribunale sono appena 800 su un bacino di utenza di 70.000 persone;
rilevato che:
secondo il Governo, il parametro di riferimento ai fini della valutazione sull'opportunità del mantenimento di un presidio giudiziario, è dato da una popolazione di almeno 100.000 abitanti;
il Governo ha stilato un elenco di 674 uffici con un numero di iscrizioni pro capite inferiori al valore soglia (568,3), cioè alla capacità di smaltimento di un singolo giudice e con un bacino di utenza inferiore alle 100.000 unità;

Lavoratori precari. Quale l'ammontare dei contributi silenti versati senza che gli stessi abbiano dato luogo alla maturazione di un corrispondente trattamento pensionistico?

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00132
Atto n. 4-00132


Pubblicato il 6 maggio 2013, nella seduta n. 18

BOTTICI- Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che, a giudizio dell'interrogante::
la condizione lavorativa in cui versa il Paese è forse la più tragica dal dopoguerra ad oggi;
la recente riforma pensionistica introdotta con il decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, cosiddetto decreto salva-Italia, varata dal Governo Monti, ha proseguito nell'opera di disinteressamento nei confronti di alcune categorie di lavoratori, cui appartengono però milioni di persone (professionisti, lavoratori precari subordinati, dottori di ricerca, collaboratori a progetto, addetti alle vendite porta a porta) per le quali, per il periodo o i periodi lavorativi nei quali risultano assunte secondo queste tipologie di contratto, i contributi previdenziali sono stati versati presso l'Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) nella gestione separata istituita con legge n. 335 del 1995;